Ultimo aggiornamento: 10.05.21

 

L’accordatore ha semplificato la vita di chi deve accordare lo strumento, un problema che affligge soprattutto che è alle prime armi. Vediamo come usarlo.

 

La chitarra richiede di essere accordata spesso e volentieri, anche nel caso in cui, ad esempio, non si faccia uso della leva del vibrato oppure si abbiano buone meccaniche. Oltretutto l’accordatura va controllata ogni volta, prima di iniziare a suonare al fine di verificare che sia tutto in regola. Accordare lo strumento è una delle primissime cosa che deve fare il neofita e non solo perché in questo modo allena l’orecchio, ne sviluppa la sensibilità alle note ma anche perché suonare fin dall’inizio una chitarra scordata, fa “abituare male” l’orecchio. Insomma rischia di diventare uno di quei classici errori che se non sono corretti durante il primo periodo di formazione del chitarrista, ci si porta dietro per sempre. Chiaramente parliamo di scordature leggere.

 

Quando le corde sono nuove

Prima di entrare nel vivo del discorso sul miglior accordatore per chitarra, vogliamo fare una raccomandazione da attuare quando si montano delle corde nuove. Chi ha un minimo di esperienza sa, o almeno dovrebbe, come comportarsi in questo caso ma chi è del tutto nuovo alla chitarra probabilmente ignora quanto stiamo per dire. Non è una colpa, nessuno nasce sapendo già le cose: l’apprendimento è un processo che prevede tentativi ed errori.

Quando le corde sono nuove, perdono l’accordatura nel brevissimo tempo, molto spesso mentre state accordando la corda successiva, quella precedente si è già scordata. Ciò accade perché le corde, per loro caratteristiche, hanno bisogno di assestarsi. Per velocizzare tale processo ed evitare di perdere tempo, una volta montata la corda e accordata, va tirata verso l’alto e rilasciata. Ciò, chiaramente la farà scordare ma ripetete questo gesto fin quando al verificare l’accordatura, questa sarà corretta.

 

 

La notazione anglosassone

Se usate un accordatore è necessario imparare la notazione anglosassone perché è questa che viene impiegata. Fin da piccoli siamo abituati a chiamare le sette note come Do - Re - Mi - Fa - Sol - La - Si. Ora “traduciamo” le note in inglese. A (La) - B (Si) - C (Do) - D (Re) - E (Mi) - F (Fa) - G (Sol). Come vedete, cambia anche l’ordine cui siamo abituati questo perché in questo caso è seguito un ordine alfabetico.

 

L’accordatore

Un tempo accordare la chitarra per i meno esperti era una cosa un po’ più difficile. Era necessario affidarsi a un diapason, a un altro strumento che desse una nota di riferimento oppure, in assenza di tutto ciò, al proprio orecchio e potete scommetterci che ci sono abili musicisti in grado di accordare molto bene lo strumento grazie all’udito. Oggi ci sono dispositivi che consentono di accordare alla perfezione la chitarra (ma non solo) e velocemente.

Naturalmente stiamo parlando dell’accordatore. In vero ne esistono di diversi, anche se per qualità alcuni sono più precisi di altri, tuttavia qui siamo nel campo dei perfezionisti maniacali. Quali sono gli accordatori disponibili? Cominciamo dall’accordatore cromatico a clip. Chiariamo subito il termine “cromatico”; questo indica che l’accordatore è in grado di riconoscere tutte le note. Perché è detto a clip? Perché, appunto, ha una clip che gli permette di essere fissato sullo strumento; sulla paletta per essere più precisi. Tale accordatore, privo di microfono, riconosce la frequenza delle note mediante le vibrazioni e la mostra sul display.

L’accordatore con microfono, non ha bisogno di essere fissato sulla chitarra in quanto, appunto, è dotato di microfono attraverso il quale cattura la frequenza della nota suonata. L’accordatore, comunque, va tenuto il più possibile vicino alla fonte del suono. Altri accordatori elettronici possono stabilire il collegamento con lo strumento mediante un cavo: tale dispositivo si usa per le chitarre elettriche. Questi modelli possono essere anche a pedale. Infine chiudiamo questo paragrafo con l’accordatore polifonico, detto in tal modo perché riesce a mostrare in contemporanea l’accordatura di tutte le corde.

 

 

Usiamo l’accordatore

Siamo giunti al momento clou del nostro articolo: dopo aver visto quanti e quali accordatori ci sono, è il momento di capire come procedere nel loro uso. Nulla di più semplice dovete tendere o allentare la corda affinchè sul display non compaia la nota corretta. Attenzione perché la sola comparsa della nota, ad esempio E non significa che l’accordatura del vostro Mi sia perfetta.

Dovete prestare attenzione anche a un altro indicatore grafico che può cambiare da modello a modello. Questo indicatore ci aiuta ad ottenere la nota perfetta e dirci se dobbiamo tendere o allentare la corda ancora un pochetto, fosse anche un quasi impercettibile giro della chiave.

 

 

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